“Scontri e proteste a Parigi per il tentativo della polizia di evacuare nuovamente i migranti da un campo di fortuna nei pressi di Pont de la Chapelle……..’Libertà, libertà’ hanno gridato militanti e residenti del quartiere scesi in piazza per impedire agli agenti di caricare i migranti sui pullman della Police Nationale….formando una catena umana ad impedire che i migranti fossero …trasferiti in un luogo non precisato…….”
La notizia è apparsa su diversi siti e giornali, un trafiletto nascosto, niente a che vedere con il rilievo che viene dato quando i residenti protestano contro i migranti.
Rosario Crocetta, Presidente della Sicilia: “Tutte le regioni e tutti i paesi dell’Ue hanno il dovere di condividere l’accoglienza dividendosi le quote. Il resto è antimeriodianalismo e xenofobia”
Sergio Chiamparino, Presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni: “Voglio dire che chi ha responsabilità politiche deve guardare oltre il proprio naso, non si può fare politica fomentando l’allarmismo…e in questo caso specifico è compito della politica aiutare le proprie comunità a capire che accogliendo i profughi svolgono una questione di alta qualità morale. Colpisce, invece, che di fronte a migliaia di persone che scappano dalla fame, dalla paura e dalla guerra, ci sia chi specula sulla loro pelle”
Alla domanda su come si comporterà il Piemonte rispetto all’accoglienza dei migranti, Chiamparino risponde: “Il Piemonte fa già la sua parte, come ha sempre fatto. Anzi rivendico orgogliosamente di rappresentare una regione che si distingue per apertura e solidarietà, noi siamo per un Nord che rifiuta la chiusura e l’indifferenza. Un Nord che, a ben vedere, è poi anche quello della Lombardia e del Veneto, dove ci sono grandi tradizioni di accoglienza cui non fanno onore le posizioni dei miei colleghi (Maroni, Zaia, Toti nda)”
Don Ciotti: “Non si può giocare sulla pelle e sulla disperazione di tante persone. Molte parole sono di razzismo, offendono, tolgono dignità alle persone…serve un risveglio che non lasci la parola solo alle voci che dividono, umiliano e allontanano. Alziamo la nostra voce”.
Boccate di ossigeno, a fronte delle parole di odio pronunciate da Presidenti di tante regioni del Nord: Lombardia, Veneto, Liguria ma, in forma meno truculenta, anche Friuli Venezia Giulia (Serracchiani “Noi non li prendiamo, devono prenderseli loro”).
Siamo felici di vivere in una Regione del Nord la cui dirigenza pronuncia invece le sagge parole di Chiamparino. Ancora di più di vivere in un territorio, l’astigiano, che ha lanciato un modello di accoglienza e integrazione che viene studiato a livello nazionale: inserimento di piccoli numeri di persone in piccoli e piccolissimi centri urbani, quando ci si riesce addirittura in case private, in modo da facilitare la reciproca conoscenza, il superamento di diffidenze e paure da parte dei residenti, e responsabilizzando le persone che vengono accolte.
Ovviamente, nelle Regioni governate così male ci sono sicuramente tante ottime persone indegnamente rappresentate. Mentre il Sud Italia conferma la storica attitudine all’ospitalità e al calore umano che ha sempre contraddistinto le regioni meridionali. E Lampedusa si meriterebbe il Nobel per la pace!
Mafia Capitale ha dimostrato le speculazioni che si possono fare sulla pelle dei migranti, e ricordiamo che i fondi stanziati non vengono dati ai migranti medesimi ma alle strutture che li gestiscono. Nei casi peggiori, ci sono ruberie/scandali/sfruttamenti. Nei casi sani (tante ottime cooperative) i soldi vengono ben spesi, ma servono comunque soprattutto a pagare addetti italiani, sono posti di lavoro per gli italiani.
Come Cgil, i lavoratori migranti per noi sono lavoratori come tutti gli altri, con pari diritti e pari doveri. Abbiamo uno sportello presso il nostro patronato Inca, per assisterli nelle pratiche specifiche che li riguardano. Per il resto, hanno gli stessi problemi contrattuali, salariali, di occupazione, che hanno tutti i lavoratori di questo mondo. Tra l’altro, l’Inca-Cgil di Asti ha lanciato la proposta di istituire un presidio a rotazione con altri patronati presso il Cpia (formazione per adulti, dove c’è una forte presenza di stranieri) di Asti, proposta che ha ricevuto la piena condivisione da parte del preside Bianchino. E lì forniremo assitenza e informazione a italiani e stranieri, secondo necessità.
Come Cgil, sentiamo nostro dovere accogliere l’esortazione di Don Ciotti e far sentire la nostra voce, perché stiamo rischiando che abbiano spazio solo le voci di odio, intolleranza e cialtroneria, e non va bene. Ci auguriamo che in tanti si facciano sentire. E per finire la preghiera laica di Erri De Luca:
“Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale,
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all’alba sei colore del frumento
al tramonto dell’uva e di vendemmia.
ti abbiamo seminato di annegati più di
qualunque età delle tempeste.
Mare Nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, abbraccio, bacio in fronte,
madre, padre prima di partire”
CGIL ASTI – Politiche dell’Immigrazione
10 giugno 2015