“Come sappiamo, le donne vengono tutt’ora uccise in quanto tali, e sono crimini che non accennano a diminuire. Una donna su tre in Italia subisce violenza soprattutto in casa e sul lavoro. Calano le denunce ma non i femminicidi. Le vittime di violenza, sia fisica che sessuale, perpetrata soprattutto dai partner o dagli ex partner infatti, stando alla recente indagine effettuata dall’Istat e dal Ministero, ammontano a quasi 7 milioni. In Italia le leggi sulla violenza contro le donne sono in linea con gli standard europei, ma le tutele effettive no. Tanto da spingere l’Onu, nelle osservazioni formulate nel quarto rapporto periodico pubblicato nei giorni scorsi, a lanciare un monito al nostro Paese al fine di assicurare effettiva tutela alle donne”
Susanna Camusso – Segretaria Generale CGIL
Loredana Taddei – Responsabile Politiche di Genere CGIL
Qui di seguito locandina/manifesto:
SABATO 28 NOVEMBRE 2015 ORE 16
presso BIBLIOTECA LUIGI VIOLA Corso Alessandria 77 – Asti
“LEONESSE E FARFALLE”
da una collaborazione tra la Biblioteca Luigi Viola e il Coordinamento Donne Cgil Asti
per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle DONNE
dalla introduzione della Proff.ssa Anna Diaferia
“………….La violenza, sia essa psicologica o fisica, contro i bambini o contro gli adulti, contro un uomo o contro una donna, contro una madre di famiglia o contro una prostituta, omofoba o no, è e resta sempre e comunque violenza, un elemento umanamente e socialmente distruttivo.
Ma la società ne dà letture e interpretazioni molto diverse: De André trasforma in una fiaba poetica la squallida uccisione di una prostituta; le varie trasmissioni televisive di intrattenimento la traslano un uno spettacolo macabro e morboso…………sempre e comunque il focus non è mai sulla vittima ma piuttosto sul presunto (siamo garantisti) responsabile, frugando nel privato e negli ambienti ai margini della società, non tanto per capire quanto per spettacolarizzare.
Noi vogliamo invece fissare l’attenzione sulle vittime della violenza chiunque esse siano, leonesse o farfalle…”