La SACLA’ nota azienda conserviera di Asti conosciuta in tutto il mondo, mantiene le sue “cattive” abitudini pre-natalizie.
Qualche giorno fa infatti, proprio come accadde nel 2015, l’Azienda delle famose olive denocciolate, licenzia tre suoi dipendenti per giustificato motivo oggettivo (accorpamento di due linee produttive con conseguente esubero di personale non reimpiegabile in altre mansioni).
Che c’è di strano?
Guarda caso tutti e tre i dipendenti sono iscritti alla CGIL, uno dei quali Rappresentante per la Sicurezza Aziendale con ben 23 anni di servizio.
Anche i lavoratori licenziati l’anno scorso era iscritti alla CGIL, ed anche loro licenziati per cessione dell’attività alla quale erano adibiti ad una ditta esterna!
Che strane coincidenze! “A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre!”.
La SACLA’ infatti non è un’azienda in crisi, anzi! Continua a ricorrere al lavoro straordinario per far fronte alle commesse e sbandiera di essere impegnata in una fase di forti investimenti per il futuro.
Allora cosa sta capitando? Perché questi licenziamenti?
Forse per mandare un segnale di minaccia ad un Sindacato che non piega la testa e che denuncia infortuni sul lavoro e malattie professionali legate all’attività in Azienda?
Parrebbe proprio di sì. Infatti due dei tre licenziati hanno avuto trascorsi in tal senso ed hanno ottenuto soddisfazione in sede extragiudiziale e giudiziale.
Una brutta storia insomma, per la quale la CGIL, locale e nazionale, ha già dato mandato ai propri legali per l’assistenza ai tre lavoratori nel ricorso in giudizio.
Che c’entra questa storia con la Cassa di Risparmio di Asti spa?
Beh innanzitutto pensiamo che la “sorte” di tre lavoratori di un’azienda astigiana sia di interesse di tutta la collettività locale.
Ma non è l’unico motivo!
Il patron della SACLA’, un certo Sig. Lorenzo Ercole, da anni siede in Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti.
Non abbiamo nessun dubbio su come il sig. Ercole “consigli ” gli affari della più grande Banca della città e della provincia. Ma di certo nutriamo qualche dubbio sull’abilità dell’imprenditore nell’intrattenere buone relazioni con i dipendenti della Sua azienda.
Cosa possiamo fare?
Innanzitutto, come cittadini, possiamo solidarizzare con questi sfortunati lavoratori. Come consumatori, al prossimo giro di supermercato, quando saremo presi da una irrefrenabile voglia di olive o acetelli, potremmo indirizzare i nostri acquisti verso prodotti che non riportino il logo della SACLA’.
Buona spesa!
FISAC CGIL C.R. ASTI
La Segreteria