
20/04/2012 Roma, sciopero generale, manifestazione regionale della Cgil contro la modifica dell’ articolo 18
“Davo per scontato che, visto il precedente del 2003, il referendum sull’articolo 18 sarebbe stato ammesso. Ma così non è stato e nella decisione di ieri avverto un’influenza politica forte, una preoccupazione per le sorti del Jobs Act”: questo il giudizio di Agostino Megale, segretario generale della Fisac, intervenuto su RadioArticolo1 nel corso dello speciale referendum.
“Il ricorso – ha aggiunto – è dunque necessario. Sui due quesiti ammessi bisogna fare poi una grande battaglia per un consenso generale: altro che emersione, i voucher sono ormai l’emblema della precarietà, una parola d’ordine per dare il segnale che i diritti del lavoro vengono prima di tutto”. Serve, dunque, “una vera e propria campagna elettorale che coinvolga non solo i giovani, i più colpiti dalla precarietà, ma l’intero paese lacerato e privo di speranze. Senza dimenticare il ‘nostro’ Piano del lavoro e il Piano straordinario per l’occupazione giovanile, con cui abbiamo dimostrato che i soldi sprecati col Jobs Act possono essere utilizzati per creare lavoro stabile e di qualità”.