Siamo decisamente preoccupati dall’atteggiamento irrispettoso assunto dalla Direzione in questi primi giorni di valenza dei nuovi accordi Aziendali. Ci eravamo illusi che fosse finalmente iniziata una stagione di relazioni industriali maggiormente collaborativa, invece così non è. La cosa ci rammarica ma, di certo, non ci stupisce.
Andiamo per ordine.
- MODULO PER LA RICHIESTA DI PART TIME: per nulla aderente a quanto sottoscritto, decisamente lontano dallo spirito che ha mosso le parti durante il confronto su questa precisa tematica e , a tratti, in distonia con quanto previsto dal CCNL (indicazione secca e blindata delle fasce orarie entro le quali sviluppare il tempo parziale). In data 9/11 abbiamo inviato insieme alle altre OOSS una lettera alla Direzione con alcuni suggerimenti di modifica solo in minima parte accolti. RACCOMANDAZIONE AI COLLEGHI: Nelle more di un’auspicata modifica da parte dell’Azienda, i colleghi interessati inseriranno la modulazione di orario esclusivamente nel campo “note” senza considerare i visti e le autorizzazioni del Direttore e del Capo Area che, coerentemente con quanto stabilito dagli accordi aziendali, devono essere raccolti in un secondo momento a cura dell’Ufficio Personale al quale deve essere esclusivamente inviato il modulo stesso. NB: le risposte negative alla concessione del part time devono essere inviate all’interessato per iscritto, ciò è espressamente previsto dagli accordi aziendali.
- ORARI PERSONALIZZATI: abbiamo già avuto modo, in precedenti comunicati, di stigmatizzare e criticare la scelta di azzerare gli orari personalizzati richiesti dai colleghi (specialmente quelli che si sviluppavano parzialmente durante la pausa pranzo). Pur in disaccordo con la scelta aziendale, al fine di limitare i danni, in varie occasioni abbiamo chiesto all’Azienda di utilizzare la dovuta gradualità per evitare disagi pesanti all’organizzazione della vita di molti colleghi. Richiesta a quanto pare volutamente ignorata. Se è vero che la concessione di orari personalizzati è a completa discrezione aziendale, è altrettanto vero che il CCNL mette a disposizioni vari strumenti per realizzare l’auspicata conciliazione tra interessi dei colleghi e quelli aziendali. Evidentemente da parte della Direzione tale volontà è completamente assente. Ne prendiamo atto. Di certo, da parte nostra, verificheremo tutte le strade possibili a difesa di tali prerogative, anche quella, laddove risultasse inevitabile, di rivolgerci ad Enti ed Istituzioni che, per loro natura, promuovono e difendono i diritti dei lavoratori di trovare una giusta soddisfazione nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Asti, 20/11/2017 FISAC CGIL C.R. ASTI